Berlusconi vuole solo Bersani, quest'ultimo vuole tutti, Grillo non va in tv, Monti snobba il Cavaliere. E' ormai scontro aperto sul dibattito tv tra i candidati premier, che doveva tenersi sulla Rai, ma che è ancora in forse a causa delle divisioni tra gli stessi candidati, con Grillo deciso a non tornare in tv dopo la rinuncia all'intervista su SkyTg24 di ieri, e Berlusconi che vorrebbe avere un semplice confronto a due con il segretario del Pd.
Un primo risultato però c'è: Berlusconi, Bersani e Monti saranno comunque ospiti, in interviste separate, domani sera dello speciale del Tg La7 dedicato alle elezioni e condotto da Enrico Mentana, in onda in prima serata su La7.
«Finiamola con questo balletto. Io dico che se lo facciamo, lo facciamo tutti quanti», ha commentato Bersani a Gioia Tauro. «Non saprei cosa rispondere - ha detto - a Ingroia, Grillo o Giannino se mi chiedessero perchè loro al confronto non ci sono. Sono disponibile a fare il confronto ma non così».
«Il parere di Berlusconi sul confronto in tv? Totalmente irrilevante», ha detto invece Mario Monti, oggi a Cagliari, in risposta a Berlusconi sulla necessità di un confronto in tv tra i candidati. «Che Berlusconi ami l'oligopolio piuttosto che la grande concorrenza è cosa certa. I grandi confronti - ha detto Monti - si sono sempre fatti, tutti hanno capito perchè non vuole confrontarsi con me». «Se arriveremo quarti? Il collaboratore del Financial Times non è un esperto di sondaggi», ha aggiunto.
Quanto a Berlusconi, anche lui, come Grillo, ha scelto la 'fuga': il Cavaliere, che doveva avere un confronto con Marco Travaglio e doveva farsi intervistare da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, domani sera, non ci sarà. Per l'ultima settimana di campagna elettorale Otto e mezzo, in onda su La7 alle 20,30, ospiterà ogni puntata uno dei leader delle coalizioni in campo: ospite di Lilli Gruber questa sera sarà Antonio Ingroia. Mercoledì 20 sarà poi la volta del presidente del Consiglio Mario Monti, giovedì 21 di Oscar Giannino e venerdì 22 di Pierluigi Bersani.
BERLUSCONI VUOLE SOLO BERSANI Sì a un confronto tv tra i candidati alle elezioni, ma solo tra «gli unici due che hanno possibilità di vincere» e cioè Bersani e Berlusconi. Lo ha detto il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, commentando in una intervista a Rtl la richiesta di Mario Monti di un confronto televisivo. «Un confronto tv - ha detto Berlusconi - l'ho sempre accettato con chiunque, tanto è vero che talvolta ho avuto addirittura sei contraddittori. In questo caso però avrebbe senso che vadano solo gli unici due che hanno possibilità di vincere».
Berlusconi ha ribadito che a suo avviso «Monti è disperato perchè molto probabilmente non raggiungerà il 10% dei voti e quindi resterà fuori dal Parlamento lui, Casini e Fini». A riguardo della promessa fatta ieri, di ubriacarsi nel caso di un'esclusione dei centristi dal Parlamento, Berlusconi ha precisato: «Nella vita non mi sono mai ubriacato, questa sarebbe la prima ed ultima volta».
Quanto alla mancata intervista di Grillo a SkyTg24, Berlusconi promuove la scelta del leader del M5S. «Ha fatto benissimo - dice - perchè Grillo ha una faccia che fa paura e il suo palcoscenico naturale sono le piazze».
MONTI: NULLA IN COMUNE CON LA SINISTRA Mario Monti prende le distanze dal centro sinistra: «Con questa coalizione di sinistra non ho e non avrò nulla in comune». Il presidente del Consiglio aggiunge di guardare ai delusi dei diversi schieramenti, e guarda anche ai grillini: dopo il voto «si potrà fare un discorso con i parlamentari e non solo con gli elettori...».
«I cittadini italiani non sono minorati, non li possiamo trattare come tali», dice Monti arrivando a un convegno a Roma, e ribadendo la necessità di un confronto fra i candidato premier. «Mi sembra che tutti loro stiano in un modo o nell'altro - prosegue Monti - deludendo le aspettative e l'interesse legittimo degli italiani. È troppo facile raccontare la propria storia, bisogna comparare e discutere pacatamente. Non è possibile trattare gli italiani come dei minorati». Il professore dice infine di chiedere «a nome di tutti gli italiani» direttamente ai leader la ragione del rifiuto di un confronto a tre.
Silvio Berlusconi ha paura di un confronto tv con Mario Monti? «Non lo so, ma - risponde il premier a 'L'aria che tira' - il fatto che dica con Bersani sì e con Monti no aggiungendo espressioni diminutive verso me come 'centrino'... Allora dovrebbe essergli facile distruggermi in un dibattito televisivo, peraltro tre mesi dopo avermi offerto la guida dei moderati italiani al suo posto...».
DRAMMA ESODATI «Pagine altrettanto sporche e più colpevoli» rispetto alla vicenda degli esodati «si sono avute in vent'anni, spesso di vacche grasse, in cui i politici hanno solo parlato» e non agito, rimandando il problema della riforma delle pensioni, ha detto Monti a L'aria che tira sul La7, rispondendo ad una lavoratrice esodata, a cui pure ha espresso la sua solidarietà, che definiva vergognosa e sporca la riforma pensioni, che l'ha costretta a vivere, in attesa della pensione, con 200 euro mensili di pensione di reversibilità. Monti ha definito la situazione «un dramma» a cui bisogna «trovare una soluzione».
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