Frida Giannini, direttore creativo di Gucci,
ha immaginato una dark lady, dura e misteriosa, persino un po' fetish,
In una nota la stilista spiega che "la donna Gucci seduce con una
femminilità solenne. E' algida e sexy, spezza il rigore con attitude e
vezzi da femme fatale". I suoi capelli sono lisci e pettinati
all'indietro, il suo incarnato è pallido e l'occhio bistrato; porta
occhiali neri, guanti lunghi e stivali fascianti dal tacco a stiletto;
"indossa abiti dalle forme scultoree ed essenziali, di una graficità
pura, ma li contamina con dettagli estremi".
Protagonista
assoluto è il tailleur, elegante senza cedere al bon ton, con la gonna
sottile, sotto il ginocchio, ma aperta da inattesi spacchi. Si porta con
le calze a rete con la riga e i polacchini dal tacco acuminato. La
giacca è piccola, con spalla morbida oppure in evidenza, sopra T-shirt
di pelle o di pitone. Anche il tubino nero è rivisitato. I cappotti
hanno due linee: aderente e a bustier, oppure over, unico concessione
al maschile della collezione. La collezione punta sul total black,
interrotto da viola, iruggine, verde muschio o celeste carta di
zucchero, che non addolciscono comunque lo sguardo d'insieme. La sera è
scenografica, con abiti di rete e raso impreziositi da ali di piume con
borchie e canottiglie di vernice.
In questo momento non florido, le linee di Simonetta Ravizza scelgono
forme pulite ed essenziali, quasi rigorose: sono capi fatti per durare
ed essere attuali per più di una stagione. La pelliccia va incontro
anche ai gusti delle ragazze, si può indossare di giorno e di sera,
anche solo come dettaglio, ad esempio sulle borse. Ecco allora i gilet
di pelliccia corti o lunghi fino alle ginocchia, che sicombinano e si trasformano creando tanti capi in uno.
La bellezza "curvy" di For Me Elena Mirò porta in
passerella una collezione che esalta la sensualità del corpo e ha come
protagonista il tubino. I colori intensi si abbinano a decori
massimalisti e ad applicazioni ricercate, mentre la pelle e il cavallino
lucidato aggiungono un tocco glam.
Angelo Marani propone
forme essenziali, che mettono in mostra con garbo la figura femminile,
con sensuali aperture sulla schiena e con trasparenze giocate sul
look nero. La vita è in evidenza, il tailleur è total white, Sopra i
completi si portano pellicce e cappotti over, compensati dalle "gambe da
gazzella" dice Marani, slanciate da tronchetti bicolore con tacco
avvolto da una spirale di pelle.
Sfuggente, misteriosa e molto glam, come Veronica Lake: è la protagonista della collezione di Francesco Scognamiglio.
Il designer di Pompei pensa alle caratteristiche della diva
hollywoodiana e immagina una donna eterea, ma molto sicura di sé. Per
lei soltanto lunghi abiti in seta, cappotti di lane pettinate con collo
di volpe o in cavallino dalla stampa animalier. E poi le camicette,
ricoperte di rouches e volant.
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