Ospite di Rtl 102.5, Silvio Berlusconi va nel dettaglio: «Sarà molto difficile battere il Barcellona e non ho ancora trovato il tempo di parlare con l’allenatore. Ma non per fare la formazione, quella non l’ho mai fatta. So qual è il ruolo del presidente e qual è il ruolo dell’allenatore e lo rispetto. Se un presidente non è d’accordo con l’allenatore, lo licenzia. Allegri è ancora qui e ha un altro anno di contratto, io posso dare suggerimenti…».
E questa volta Berlusconi non aggiunge nessuna frecciata, tipo quella di Allegri che “el non capisse un c…” pronunciata e poi catalogata come semplice battuta una decina di giorni fa. Una specie di contrordine rispetto a qualche giorno fa anche dal punto di vista tattico: «C’è una sola maniera per farcela, dobbiamo aggredirli fin da subito».
Cambia la tattica, insomma, per il presidente rossonero che vuole Pazzini ed El Shaarawy (pienamente recuperato, ieri ha svolto l’intera seduta di allenamento con i compagni, partitella compresa) in attacco, Boateng alle loro spalle con un uomo alla Gattuso (magari Flamini) su Messi. Non cambia l’abitudine.
Intanto stasera alle 20,45 si giocano altre due sfide degli ottavi: Arsenal-Bayern e Porto-Malaga.
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